IL MATERIALISMO DIALETTICO E IL MATERIALISMO STORICO
Nell'ottobre del 1938, cinquant'anni fa, venne pubblicato il "Breve corso di storia del Partito comunista (bolscevico) dell'Urss". Fu il punto di riferimento di migliaia e migliaia di comunisti di tutto il mondo e il IV capitolo, redatto direttamente da Stalin, ebbe la stessa importanza per la formazione dei marxisti-leninisti, del 'Manifesto' di Marx ed Engels
Il 'Breve corso di storia del Partito comunista (bolscevico) dell'URSS' compie cinquant'anni: la 'Pravda' ne cominciò la pubblicazione a puntate nel settembre 1938. Demonizzato e vituperato dagli antistalinisti di ogni colore e fazione quanto esaltato e apprezzato da generazioni intere di militanti comunisti formatisi e tempratisi nelle battaglie e nelle lotte degli anni '40 e '50, molti di loro in galera e/o al confino o clandestini alla macchia, fu redatto da una commissione di cui fecero parte dirigenti politici di primo piano, da Kalinin a Molotov, da Vorosilov a Kaganovic, da Mikojan a Zdanov a Berija, sotto il diretto coordinamento di Stalin. Tra le opere storiche del comunismo, è quella a cui è arrisa la maggiore fortuna editoriale: stampato in dodici milioni di copie in lingua russa e in altri due milioni nelle diverse lingue dell'Unione, tra l'autunno del 1938 e la primavera del 1939 ne vennero curate le traduzioni in moltissime lingue parlate fuori dell'URSS, con una tiratura di 673.000 copie. Per un ventennio (fino alla fine degli anni '50), il numero delle copie diffuse divenne astronomico: studenti, operai, popoli del mondo intero, attingeranno a questa esposizione didatticamente inappuntabile, anche attraverso una rete capillare di scuole di partito; solo dieci anni dopo, nel 1948, le edizioni diventeranno ben duecento, in sessantadue lingue, con una tiratura complessiva di 34 milioni di copie.
· Il IV capitolo del libro, scritto di pugno dallo stesso Stalin, venne dedicato a una esposizione dei princìpi del materialismo storico e dialettico, definito poi Diamat (per molti intellettuali antistalinisti un vero e proprio sinonimo di volgare) e che avrà ancora più fortuna dell'intero libro che lo contiene: sarà pubblicato a sé e largamente diffuso da parte di tutti i partiti comunisti. Significativo il fatto che, non appena legale, il Pci, nel 1944 a Napoli, ne dia alle stampe un'edizione italiana, ripubblicata l'anno appresso a Roma. Nella presentazione dell'opuscolo c'è scritto che il saggio "rappresenta quanto di più semplice e nello stesso tempo di più profondo sia stato scritto finora sulla teoria del marxismo-leninismo".
Fra i mille anniversari, noi anche di questo non ci dimentichiamo e senza dogmatismi né liturgie anacronistiche. E' che ci piace essere non solo teoricamente, ma di fatto marxisti coerentemente dialettici; non abbiamo statuine, ma nel contempo non chiedeteci abiure e pentitismi.
Vogliamo offrire ai militanti rivoluzionari e a tutti i nostri lettori, stralci di quel IV capitolo. Leggere direttamente è sempre meglio che fidarsi delle altrui interpretazioni. Riappropriamoci della nostra storia andando alle fonti. Potete anche richiederci l'intero IV capitolo e l'intera opera, al solo costo delle riproduzioni in fotocopia e di spedizione.
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[..] Il materialismo filosofico marxista parte dal principio che il mondo e le sue leggi sono perfettamente conoscibili, che la nostra conoscenza delle leggi della natura, verificata dall'esperienza, dalla pratica, è una conoscenza valida, che ha il valore di una verità oggettiva; che al mondo non esistono cose inconoscibili ma solo cose ancora ignote, che saranno scoperte e conosciute grazie alla scienza e alla pratica. (..)
Per non sbagliarsi in politica e non abbandonarsi a vuote fantasticherie, il partito del proletariato deve fondare la sua azione non sugli astratti "princìpi della ragione umana", ma sulle condizioni concrete della vita materiale della società, forza decisiva dello sviluppo sociale; non sui lodevoli desideri dei "grandi uomini", ma sulle esigenze reali dello sviluppo della vita materiale della società. (..) il partito del proletariato si deve appoggiare su una teoria sociale, su un'idea sociale che esprima in modo giusto le esigenze dello sviluppo della vita materiale della società e sia capace, perciò, di mettere in movimento le grandi masse popolari, capace di mobilitarle e di organizzarle nel grande esercito del partito del proletariato pronto a spezzare le forze reazionarie e ad aprire la strada alle forze d'avanguardia della società. (..) La forza e la vitalità del marxismo-leninismo stanno nel fatto che esso si appoggia su una teoria d'avanguardia che esprime in modo giusto le esigenze dello sviluppo della vita materiale della nostra società, che esso eleva la teoria all'alto livello che le spetta, e considera suo compito utilizzarne al massimo la forza mobilitante, organizzatrice e trasformatrice. (..) Il materialismo storico considera che questa forza è il modo con cui si ottengono i mezzi di sussistenza necessari alla vita degli uomini, il modo di produzione dei beni materiali - alimenti, indumenti, scarpe, abitazioni, combustibili, strumenti di produzione, ecc.. - necessari perché la società possa vivere e svilupparsi. (..) quale è il modo di vita degli uomini, tale è il loro modo di pensare. (..) per non sbagliarsi in politica, il partito del proletariato, tanto nello stabilire il suo programma quanto nella sua attività pratica, deve ispirarsi innanzitutto alle leggi dello sviluppo della produzione, alle leggi dello sviluppo economico della società. (..) Sotto il regime capitalistico la base dei rapporti di produzione è costituita dalla proprietà capitalista sui mezzi di produzione, mentre la proprietà sui produttori, sugli operai salariati non esiste più: il capitalismo non può né ucciderli né venderli, perché essi sono liberi dalla dipendenza personale, ma sono privi dei mezzi di produzione e, per non morire di fame, sono costretti a vendere la loro forza-lavoro al capitalista, a sottomettersi al giogo dello sfruttamento. (..) Ma avendo sviluppato le forze produttive in proporzioni gigantesche, il capitalismo è caduto in un groviglio di contraddizioni insolubili. (..) il carattere sociale del processo della produzione esige la proprietà sociale dei mezzi di produzione, mentre la proprietà dei mezzi di produzione rimane una proprietà privata, capitalista, incompatibile con il carattere sociale del processo di produzione. (..) Ecco ciò che insegna il materialismo marxista applicato alla vita sociale, alla storia della società.
Tali sono i tratti fondamentali del materialismo dialettico e storico.
[da G.V. Stalin: Opere complete, vol.XV, edizione Nuova Unità, Roma 1974, pp. 111/126]
Copia delle opere di marxismo-leninismo è possibile richiederle presso il
Centro Studi e Documentazione marxista
via delle Trote,1 Leporano (TA)/74020 tel.fax: 099/5315701/678