http://www.lavoropolitico.it - sito web di materiali marxisti per la linea rossa

 

 'RISPETTATE LA SCELTA DEMOCRATICA DEL NOSTRO POPOLO'

 

Intervista a Khaleda Jarrar, eletta nelle liste del FPLP

 

----- a cura di Joaquim de Fonseca -----

 

Candidata del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, Khaleda Jarrar è stata eletta al Consiglio Nazionale (il parlamento) palestinese. Solidaire (settimanale del Partito del Lavoro del Belgio, nota del traduttore) le ha rivolto alcune domande.

 

Chi sono gli eletti del FPLP?

 

Khaleda Jarrar. Sono tre. Innanzitutto, il nostro attuale presidente, Hamat Sadate. Ha assunto la direzione del FPLP dopo l’assassinio di Abu Ali. Ma poco tempo dopo, su pressione di Israele che ha rioccupato le città e minacciava di mettere a ferro e fuoco tutta la Cisgiordania, è stato incarcerato in una prigione palestinese, a Gerico. Ora si parla della sua liberazione, ma non è ancora certo. Jamal Majdalawi di Gaza è stato anch’egli eletto, e infine io, di Nablus, ma residente a Ramallah.

 

Cosa pensa dei risultati delle elezioni?

 

Khaleda Jarrar. Siamo delusi, poiché speravamo in più seggi per il Fronte Popolare. Ma il popolo ha scelto. E’ la prima volta che i Palestinesi hanno potuto eleggere rappresentanti di tutti i partiti, hanno partecipato in massa e questa è una buona cosa.

 

Qual è il vostro programma?

 

Khaleda Jarrar. Il nostro programma è innanzitutto quello di continuare la resistenza contro Israele. Ma anche di apportare e sviluppare un sostegno sociale al nostro popolo, nei differenti settori: sanità, educazione, famiglia, cultura, impiego. I Palestinesi devono organizzarsi per beneficiare di condizioni soddisfacenti per vivere, ma soprattutto per lottare contro l’occupazione. Infine, noi vogliamo un’autorità palestinese ripulita dalla corruzione.

 

Cosa pensa della vittoria di Hamas?

 

Khaleda Jarrar. E’ la volontà del popolo, che traduce una volontà di resistenza, e noi la rispettiamo. E’ quello che tutti dovrebbero fare. Ma le elezioni non sono ancora finite per noi. Il Consiglio Nazionale dell’OLP convocherà nuove elezioni, a cui parteciperanno tutti i Palestinesi, compresi quelli dell’estero (rifugiati in Libano, in Siria, in Giordania…). Ci stiamo apprestando a discutere come ci presenteremo. Si tratta di democratizzare l’OLP, con il FPLP, Fatah e Hamas.

 

Sostenete dunque la partecipazione di Hamas all’OLP?

 

Khaleda Jarrar. Siamo per una democratizzazione dell’OLP, che passi attraverso l’unificazione di tutti i movimenti di resistenza.

 

Torniamo alle ultime elezioni ed al futuro governo. Potreste parteciparvi se Hamas ve lo chiedesse?

 

Khaleda Jarrar. Non è sicuro. Dovremo innanzitutto studiare il programma governativo e vedere se può convenire. In funzione di quello, decideremo la nostra eventuale partecipazione, se verremo sollecitati. Sono in corso discussioni al nostro interno.

 

Cosa volete dire a coloro che si sentono solidali con la causa palestinese?

 

Khaleda Jarrar. Rispettate la scelta democratica del nostro popolo. L’occupazione continua, e i Palestinesi hanno scelto in regime di occupazione. La causa del popolo palestinese resta la stessa, non è certo meno giusta. E’ urgente che la comunità internazionale decida di fare applicare il diritto. Per parte nostra, continueremo la lotta per liberare il nostro paese.

 

 

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) in breve

 

Alle ultime elezioni per il Consiglio Nazionale Palestinese, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (movimento nazionalista e laico, creato nel 1968) ha ottenuto tre seggi. Si presentava dietro la sigla del suo braccio armato: la brigata dei martiri Abu Ali Mustapha (Abu Ali è il presidente del FPLP, assassinato da Israele nel 2002). Il FPLP ha sempre difeso una resistenza accanita contro l’occupazione israeliana, non su base religiosa, ma laica e progressista. Il suo programma: la liberazione della Cisgiordania e di Gaza, il ritorno in Palestina dei rifugiati esiliati all’estero, la creazione in Palestina/Israele di un solo stato laico e democratico per tutti coloro che vi vivono attualmente.

 

Joaquim de Fonseca

03-02-2006

 

Traduzione dal francese a cura del

Centro di Cultura e Documentazione Popolare

 

frame ©Lavoro Politico-Linea Rossa


vai all' index di Lavoro Politico nr.16 /06   vai all'home Linea Rossa      scrivi alla redazione       webmaster