m-l
QUANDO LO
SFRUTTAMENTO DIVENTA ALIENAZIONE
Scheda:
Palazzina LAF – il caso italiano classico del mobbing
Claudio
Virtù: Palazzina Laf - mobbing: la violenza del padrone, Edizioni Archita, 2001
Per quanti abbiano dimenticato
o non sappiano nulla sul caso-Laf e sul mobbing, di recente le Edizioni Archita
hanno pensato bene di pubblicare un interessantissimo lavoro affinché si
agevoli la diffusione e la comprensione di fatti accaduti ma già “dismessi”
nel dimenticatoio. Ad una prima lettura del libro ci si accorge dell’attualità
del testo, soprattutto in tema con le modifiche che il governo ultra-liberista
di Berlusconi vuole apportare in materia di licenziamenti (art. 18) e diritti
dell’intero mondo del lavoro.
Ø
“palazzina
Laf”, universo concentrazionario dei padroni?
A documentare la sofferenza e la prostrazione che hanno vissuto questi lavoratori c’è la parte centrale del libro, il racconto di Claudio Virtù, anch’esso confinato nella Laf, la cui lettura dimostra come la realtà a volte possa superare l’immaginazione. La testimonianza, il racconto-inchiesta di Claudio non solo lo rende vittima-protagonista, ma monito a quanti dipendenti a vari livelli e appartenenti a diverse categorie, sono costretti a vivere in condizioni di vessazione, non solo da parte dei padroni, ma addirittura dei propri colleghi. Il testo oltre a denunciare la leggerezza e la noncuranza delle azioni di Riva, che hanno minato irrimediabilmente la serenità di non pochi lavoratori, opera un’azione di denuncia della sottovalutazione e della negligenza da parte di organi ufficiali e della popolazione tarantina stessa! Ed è proprio la lettura di queste pagine che porta a sottolineare l’importanza della venuta a conoscenza da parte non solo degli operai dell’ILVA, ma da parte di ogni lavoratore dipendente; sì, proprio così, ogni lavoratore dovrebbe leggere queste pagine!
Ø
Mobbing=sfruttamento-alienazione?
Nella parte introduttiva del libro si può leggere:
Il
primo studioso, invece, ad aver utilizzato l’espressione anche nel mondo del
lavoro è stato lo svedese Heinz Leymann, il quale ha accostato la suddetta
metodologia comportamentale, tipica, come prima detto, del mondo animale a
quella particolare forma di terrore psicologico esercitata nei luoghi di lavoro.
Il dott. Harald Ege, altro autorevole studioso del fenomeno-mobbing (per averlo analizzato e testato clinicamente negli stati del Nord-Europa) è giunto a distinguere, all’interno dell’iter di manifestazione del mobbing, svariate fasi, ciascuna delle quali assume una propria rilevanza cronologica e causale nella produzione dell’evento dannoso al malcapitato lavoratore.” (..)
La lettura di questo libro approfondisce sin nei dettagli il mobbing e la violenza dei padroni, ed oltre ad essere corredato dalle foto delle principali testate giornalistiche locali che hanno denunciato l’infamia dei padroni contiene un’appendice dove sono riportati tutti gli interventi legislativi prodotti per la denuncia legale della “mobbizzazione”: infatti il libro conferma, con dati alla mano, che di mobbing ci si può ammalare, anche gravemente, e che comunque si può far fronte, almeno parzialmente, con leggi che lo sanzionano come reato. Ma è solo la lotta di classe, organizzata e diretta da avanguardie coscienti, che potrà invertire la tendenza e trasformare la resistenza in controffensiva; giammai le filosofie concertative o l’opportunismo facile della generica solidarietà, o anche le vuote parole roboanti di chi ancora nella sinistra di classe si diletta ad abbaiare alla luna.
m-l (Michele Ludovico), aprile 2002