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«Dobbiamo fare presto e partire dal basso e dall’alto»

 

Autore: Ettore Colombo

Testata/Fonte: Liberazione

«La Federazione della sinistra va fatta subito e deve partire dal basso e dall’alto ». Non ha dubbi, il responsabile Organizzazione del Pdci Orazio Licandro, nell’incitare i compagni di viaggio a “fare presto e fare bene”.

Licandro, come stiamo messi con la Federazione?

L’assemblea nazionale, prevista per il 6 dicembre, sarà davvero di svolta e, si spera, di non ritorno. Non può essere né operazione calata dall’alto, né processo privo di guida, di direzione. Non vogliamo procedere ad un’opera di conservazione e auto-riproduzione di ceto politico, ma nemmeno essere velleitari. In ogni caso, dai territori si procede con maggior lena. Al centro si nota qualche resistenza in più.

Anche perché il governo delle destre non è che sta fermo, nel frattempo….

Proprio ieri, con la contro-riforma Gelmini, si è deciso di procedere alla distruzione della scuola pubblica e all’introduzione del precariato a vita per l’università. Siamo a un degrado della vita pubblica, della moralità pubblica e all’illegalità conclamata. Sulla contrattazione, sul fisco (scudo fiscale), sull’immigrazione, siamo davanti a una destra becera che sta facendo a pezzi la Costituzione, la democrazia, il diritto pubblico e i diritti dei lavoratori. Ecco perché serve la Federazione.

Capitolo Pd e alleanze per le Regionali. Va un po’ meglio, con la vittoria di Bersani?

Le Primarie hanno segnato una novità, che va colta. La presunzione dell’autosufficienza, di un Pd a vocazione maggioritaria è stata sconfitta. Bersani parla di politica delle alleanze: bene. Però, bisogna cominciare a parlare di contenuti. Il Pd ci deve dire cosa intende fare su temi cruciali come il lavoro, le politiche sociali, quelle fiscali.  Anche per quanto riguarda le prossime elezioni regionali serve un programma condiviso e vincolante per tutti: l’esperienza del centrosinistra l’abbiamo pagata tutti cara e il suo ricordo è ancora troppo recente per farci cogliere impreparati. Non è possibile che  quando i moderati dicono una cosa si fa e quando la dice la sinistra si rimanda a tempi migliori.

L’ultima domanda è sulla manifestazione del prossimo 5 dicembre, l’Anti-Berlusconi Day. C’è chi, anche tra di noi, fa il “cacadubbi”…

Abbiamo raccolto un moto spontaneo e genuino di indignazione popolare, nato su Facebook. L’abbiamo raccolto, rilanciato, e pensiamo che si debba manifestare, contro questo governo, non solo perché viola ogni forma di legalità repubblicana, ma anche e soprattutto sui temi sociali. L’Idv è della nostra idea? Bene. Dopodiché, non possiamo certo accettare che ben quattro regioni del Mezzogiorno continuino a vivere sotto il tallone di ferro e il dominio della criminalità organizzata. Infine, un governo dove per metà spadroneggia la Lega e per l’altra metà si presta a operazioni anti-unitarie e anti-sociali come il nascente Partito del Sud, punta a disgregare definitivamente il tessuto sociale e nazionale del Paese. Dovevamo e dobbiamo reagire.

 

5 novembre 2009