FIRENZE,
9 MARZO 2004
IL COMANDANTE “GRACCO” COMPAGNO DI TANTE BATTAGLIE CI HA LASCIATO
ONORIAMO IL COMPAGNO GRACCO, VIVRA' PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI. IL SUO
INSEGNAMENTO CONTINUERA’ A VIVERE NELLE PRESENTI E FUTURE BATTAGLIE PER LA
LIBERTA’, LA DEMOCRAZIA, L’INDIPENDENZA DEL NOSTRO PAESE, PER IL SOCIALISMO,
PER IL COMUNISMO! LA SUA GUIDA DI MARXISTA LENINISTA COERENTE E DI COMUNISTA
COMBATTENTE VIVRA’ IN ETERNO NEI CUORI PROLETARI!
CIAO COMPAGNO PARTIGIANO NOSTRO COMPAGNO DI SEMPRE!
GRACCO, ANCORA "FISCHIA IL VENTO E INFURIA LA BUFERA"!
I Compagni della Linea Rossa genovese, già del P.C.d’Italia (m.l.)
La Redazione di “Avanti Popolo!” www.linearossage.it
A
Gracco
RICORDI DI LUCIANO BEZEREDY
Caro Compagno Gracco, ti conobbi, personalmente, per la prima volta, se ben ricordo verso la fine degli anni 70, ad una riunione del Partito Comunista d'Italia - Linea Rossa, nella sede di Castelfiorentino, accompagnavo i compagni Santoni Romeo (il Partigiano Marinaio) e mio padre Lorenzo (il Partigiano Castagnetta) delegati per la Linea Rossa genovese del Partito; ricordo la tua sincera passione ideale, dedicata alla causa dell’emancipazione del proletariato, che traspariva dalla tua persona con tenacia e determinazione, era la tua forza innata, rivoluzionaria, la stessa tenacia e determinazione di quando combattevi nella Resistenza contro il traditore fascista e l’invasore nazista. Un vero comandante Partigiano e proletario! Ricordo bene Angiolo: “… se un compagno faticava a seguire nell’evolversi della discussione alcuni passi, tu questo lo sentivi, lo avvertivi, leggevi sui volti, capivi subito. E, allora ti fermavi e riprendevi senza enfasi né retorica con semplici parole, ti ripetevi all’uditorio, e quell’espressione del suo pensiero, che, poc’anzi sembrava essere patrimonio culturale riservato a pochi eletti era reso semplice e comprensibile. Sì! Gracco, ricordo benissimo la tua lezione di comunismo e di vigilanza rivoluzionaria: chiedesti con semplicità ma con fermezza e determinazione razionale chi io fossi, che mi presentassi e questo perché non mi conoscevi, non sapevi che ero figlio di Lorenzo. Era giusta la tua razionalità comunista!
Mi presentai e dopo consegnai nelle tue mani un documento politico da me redatto, a riguardo degli allora problemi di politica internazionale cinesi, m’invitasti a leggerlo, e con grand’emozione lo lessi. Ricordo, ancor oggi, con profondo orgoglio che quanto avevo dedotto da solo attraverso la lettura di saggi e articoli per formulare la mia analisi politica aveva la tua approvazione. Riponesti con cura quel documento nella tua cartella. So, che lo hai conservato gelosamente in tutti questi anni, come ogni contributo che ti giungeva da ogni compagno. Quel giorno per me è stato di grande insegnamento, è stato come se avessi superato un difficile esame. Grazie Compagno Gracco, ti ricorderò sempre! Ma ancor prima eri stato a Genova, avevi messo la tua professione di avvocato al servizio del Partito, ed eri presente in tribunale a difendere i compagni del Comitato provinciale genovese del P.C.d’Italia (m.l) colpiti dalla repressione borghese. Passarono gli anni, ma non venne mai a mancare il contatto, se non era diretto avveniva attraverso la via d’altri compagni, o per mezzo degli articoli che la stampa marxista-leninista pubblicava, ed era sempre quel momento fonte inesauribile di nuova conoscenza, il rinnovarsi attraverso i tuoi articoli all’invito di non arrendersi mai e di continuare a lottare per la pace, la libertà, per il trionfo degli ideali di giustizia in favore dell’emancipazione dei popoli oppressi, per l’affrancamento dal giogo capitalista, per una società giusta, per il Socialismo, per il Comunismo. L’ultima volta che ci siamo visti è stato in Genova, era il 30 Ottobre 2002, con la Compagna Fernanda Ferrari avevamo organizzato presso l’Università di Genova, la presentazione del tuo ultimo libro “ La Rivoluzione Negata”, allora ci siamo ripromessi di riprendere l’iniziativa per dare vita ad un convegno sulla tematica della partecipazione della Classe Operaia genovese alla lotta di liberazione. Avevi allora già espresso la tua volontà per dar vita ad una nuova ricerca storiografica sulla Resistenza. Ricordi Gracco? Desideravi rivedere, abbracciare mio padre, il compagno Lorenzo che sapevi essere gravemente malato, ti ho accompagnato da lui, a casa mia, lo hai hai riabbracciato e stretto a te il compagno Lorenzo e lo hai confortato con umana sensibilità, incoraggiato a non arrendersi alla malattia.Ultimamente a gennaio, mi hai cercato telefonicamente, avevi bisogno della biografia politica di mio padre (Lorenzo) che al momento non potevi recuperare dal tuo ufficio perché impossibilitato a muoverti dalla malattia che ti bloccava.
La inviai via fax e pochi giorni dopo ricevetti una tua lettera dove mi ringraziavi e m’invitavi a ricercare altre notizie per la stesura definitiva del tuo libro. Quel libro non hai potuto terminarlo Compagno Gracco, la malattia ha vinto la tua forte fibra Partigiana, ma il tuo insegnamento e il tuo infaticabile lavoro non perirà mai! L’ideale comunista e la coerente opera in difesa dei valori democratici nati dalla Lotta Partigiana e che hai difeso per tutto il corso della tua vita, incarnati nella linea politica della Linea Rossa del P.C.d' Italia (marxista-leninista) di cui fosti l’artefice rappresentano oggi nell’attuale fase di stagnazione la continuità per proseguire su questo cammino, sono premessa e promessa a non arrendersi, sono la volontà di continuare nel tuo nome la lotta per un mondo nuovo, libero dall’ingiustizia e dall’oppressione capitalista.
Compagno Gracco ti salutiamo a pugno chiuso, non ammainiamo le nostre bandiere, ti onoriamo sventolando sempre più alta la Rossa Bandiera Proletaria e il Tricolore Partigiano d’Italia che sempre hai difeso contro ogni mistificazione!
ONORE
E GLORIA ETERNA AD UN GRANDE MARXISTA LENINISTA, AL COMBATTENTE RIVOLUZIONARIO,
AL COMANDANTE PARTIGIANO “GRACCO”, AD UN GRANDE MAESTRO DEL MOVIMENTO
COMUNISTA ITALIANO. LA RESISTENZA CONTINUA!
Luciano Bezerèdy
da La Linea Rossa genovese – già del P.C.d’Italia (marxista-leninista )
Genova, lì 12 marzo 2004