un corsivo conclusivo di:
- Nicola De Falco, tra i fondatori del PCI di Taranto, poi Sindaco della città dal 1951 al 1956, sul settimanale jonico Unità Proletaria del 1946 (anno II, nr.25 – 8 luglio 1946)
Democrazia
o oligarchia?
“(..)
E’ tragico pensare che la vita di 45 milioni di persone dipende dall’ingordigia
di 100 famiglie. (..) Per questo il popolo italiano ha votato per la Repubblica
e per i Partiti che hanno in programma le quattro riforme e che (Francia
insegna) danno garanzia di mantenere le promesse fatte. Nazionalizzare
le Banche, operare la riforma agraria e previdenziale vuol dire difendere
la piccola industria, la piccola proprietà, dare la terra ai contadini,
tutelare il risparmiatore, assistere il lavoratore nelle malattie, negli
infortuni, nella vecchiaia.
Perché
queste promesse venissero realizzate, il popolo ha votato per la Repubblica
e per i Partiti di massa.
Oggi
a vittoria ottenuta, la nuova costituzione italiana deve dire se l’Italia
deve essere governata economicamente ancora dalle cento famiglie o se sarà
il popolo che governerà effettivamente spezzando per sempre la schiavitù
economica, la dittatura del capitale finanziario esercitata senza scrupoli
da un pugno di monopolizzatori della ricchezza nazionale”
Nicola De Falco
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