http://www.lavoropolitico.it - sito web di materiali marxisti per la linea rossa

 

 L' ATTUALITA' DI BERLINGUER

 

 

Noi Comunisti Italiani rivendichiamo la tradizione del PCI, quel metodo di vita, quella storia tanto preziosa e ricca di insegnamenti, non solo per noi

 

----- Giovanni Pompigna -----

 

  

Nella recente iniziativa pubblica a Taranto dei Comunisti Italiani sull’ 85° della nascita del PCI, la passione e l’orgoglio di appartenenza si sono intrecciate con l‘attualità politica. Non poteva essere diversamente.

Ci si è chiesto, tra le altre cose, perché da tempo ormai tutta la stampa nazionale e locale si sia impegnata nel rievocare la figura di Enrico Berlinguer e della sua idea politica.

Del perché la destra di oggi e il suo principale protagonista usi come terreno dello scontro elettorale, impervio per essa, la  “Questione Morale” e la presunta “Diversità Perduta”.

Cioè il legame tra interesse pubblico e privato, usato per attaccare ogni ipotesi di cambiamento per le prossime elezioni politiche. Perché, si sa, se siamo tutti uguali, tanto conviene tenersi il “più bravo”.

Questo uso strumentale della figura e del pensiero di Enrico Berlinguer ci impone, orgogliosi e fieri eredi, alcune considerazioni.

Fu all’inizio degli anni ’80 che si preparò la fase economica, sociale e politica, che arriva ai nostri giorni. Furono anni devastanti per la società italiana.

Il problema economico fu evidenziato dalle lotte alla FIAT (Berlinguer era davanti a quei cancelli…), si preparava una ristrutturazione delle aziende di tipo epocale. Ci fu nel contempo l’attacco alla scala mobile (noi Comunisti fummo soli contro tutti), si incominciava a mettere in discussione alcuni pilastri dello stato sociale conquistati un decennio prima.

Sul piano internazionale avanzava una idea ed una pratica del liberismo che con Reagan e la Thatcher portò alla “globalizzazione” dei nostri anni. Quel momento storico fu vissuto in Italia come “modernità”  nel segno del “decisionismo”, della “governabilità” dell’anticomunismo.

Nacque il CAF ed a contare, da allora, furono i segretari di quei partiti che occuparono il potere ed il sottopotere.

In quegli anni nacque quell’intreccio devastante tra politica ed economia che oggi viviamo. Il passato governo Berlusconi, anomalia del sistema capitalistico mondiale, è stato espressione massima di quel sistema di potere.

La “scesa in campo” di Berlusconi risale a quei tempi e non successivamente. Gli fu garantita la sostanziale assenza di leggi che regolamentassero il sistema radiotelevisivo privato italiano. Ciò gli consentì l’attuazione del monopolio privato dell’informazione, un settore strategico per i suoi interessi economici e politici.

Berlinguer percepì tutto ciò, la risposta del partito fu straordinaria, la “Questione Morale”, significò, allora, la denuncia dell’intreccio delle questioni economiche sociali ed istituzionali, la proposta del cambiamento della società italiana attraverso il rinnovamento di tutti i partiti ed il recupero del loro rapporto con la società civile.

Successivamente fu commesso l’errore di sostituire quella volontà di cambiamento, l’alternativa sul terreno della democrazia e della partecipazione, con l’ ”alternanza degli schieramenti”.

Fu per alcuni un errore rifiutare una diversità che ci consentiva di conoscere meglio la società e di essere presente nelle “sue pieghe”. Di consegnare il nome del PCI al passato.

Fu un errore, per alcuni scambiare liberismo con modernità.

E oggi sicuramente  è uno sbaglio competere con l’avversario sul suo terreno.

 

Noi Comunisti Italiani rivendichiamo quella tradizione, quel metodo di vita, quella storia tanto preziosa e ricca di insegnamenti, non solo per noi

 

                                                                                                   Per il comitato cittadino del PdCI di Taranto

                                                                                          

frame ©Lavoro Politico-Linea Rossa


vai all' index di Lavoro Politico nr.17 /06   vai all'home Linea Rossa      scrivi alla redazione       webmaster