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nr.4 - nuova serie - gennaio 2002

"Antonio"

DA GRAMSCI A SECCHIA

Recensione del testo omonimo di Ferdinando Dubla apparsa sul nr. 15-dicembre 2001 de La via del comunismo, la rivista del Comitato marxista-leninista d'Italia fondata da Angelo Cassinera e Pietro Scavo


 Quest’ultimo lavoro di Ferdinando Dubla è senz’altro di notevole interesse, ricco non soltanto di dati e riferimenti storici, ma soprattutto di spunti e serie riflessioni. E’ un testo che consigliamo ai compagni che desiderano approfondire e dibattere uno dei temi fondamentali del movimento operaio e comunista, poiché questi hanno costituito, sin dai tempi di Lenin e Gramsci, motivo di accese discussioni teoriche, di divisioni e che ancora oggi appassiona e dividono i comunisti.

 Si tratta dei problemi fondamentali relativi alla costituzione e allo sviluppo del Partito comunista, della sua struttura organizzativa, dei principi interni che la devono regolare e armonizzare, della sua politica di massa.

 Dubla è consapevole che dalla risposta a questi problemi segue il tipo di Partito che si vuol costruire: un Partito aperto a tutti, amorfo, socialdemocratico ed elettoralistico, oppure un Partito strutturato a tre istanze, unito alla classe operaia, cosciente e d’avanguardia.

Il libro di Dubla è tutto incentrato su questi decisivi punti sui quali – a partire da Marx ed Engels durante gli anni della formazione dei primi partiti operai, e poi con Lenin nel periodo della costruzione del Partito bolscevico, e ancora con Gramsci nel ’21- si è avuto il massimo di scontro e di polemiche su queste due opposte tendenze.

Con la fine della guerra e la vittoria sul nazifascismo, dopo il rientro in Italia di Palmiro Togliatti, rinasce il problema di quale Partito comunista costruire e con esso le due opposte tendenze che si incarneranno nelle due massime figure storiche: Togliatti e Secchia.

L’opposizione tra Togliatti e Secchia negli anni ’45-’51, trattati da Dubla, per quanto concerne i fatti organizzativi, nasce lentamente, in modo impercettibile, per assumere negli anni successivi la forma di netta e inconciliabile contrapposizione di vedute, fino ad arrivare all’estromissione di Secchia dalla Segreteria nazionale e da responsabile dell’organizzazione e alla sua definitiva emarginazione dal Partito nel 1954.

Tuttavia, come sostiene Dubla, questa opposizione tra le due maggiori figure del Pci del momento, non era che la forma esterna di una frattura ben più grave e profonda che coinvolgeva non solo i problemi organizzativi, ma la stessa visione della lotta di classe e del futuro del movimento operaio e comunista.

Ciò apparirà chiaro negli anni successivi, quando la concezione togliattiana del “partito nuovo” incominciò a dare i suoi frutti con l’emarginazione prima e l’esplulsione poi dal partito del compagno Giuseppe Alberganti.

In tutti questi anni che sono trascorsi da quei fatti, il “partito nuovo” ha avuto modo di crescere e di presentarsi per quello che era, senza veli, in modo da essere riconosciuto dalle larghe masse popolari non più come Partito comunista ma come partito socialdemocratico.

 Oggi che di nuovo si presenta la questione della formazione di un unico Partito comunista, il libro di Dubla ci appare un necessario strumento di approfondimento e di dibattito nella consapevolezza che per capire come esso debba essere costruito, la cosa migliore da fare è costruirlo.

  “Da Gramsci a Secchia” di Ferdinando DUBLA. Il primato dell’organizzazione nella costruzione del Pci del dopoguerra (1945-1951). Centro studi e documentazione Marxista – Archivio opere Secchia –Corso Umberto 1°,  92 74100 Taranto   (€ 7.75)  

richiedilo a: linearossa@virgilio.it


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