La storia del movimento dei subalterni, organizzato e spontaneo, è nostro interesse di studio e ricerca, ma anche di passioni vissute, fondate su di “un'adesione organica in cui il sentimento-passione diventa comprensione e quindi sapere”. Alla ricerca delle tracce di ‘iniziativa autonoma’ per ‘lo storico integrale’ (Antonio Gramsci, Q.11 e Q.25).
Con il metodo dell’inchiesta sociale e la ricerca collettiva, la ‘conricerca’, con i soggetti stessi dell’indagine autori della propria storia fuori la mediazione delle classi dominanti e l’indispensabile aggiornamento sulla composizione di classe per la soggettività rivoluzionaria
Per una narrazione dei subalterni senza mediazione
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INCHIESTA SOCIALE
 
Barbara Balzerani, Lettera a mio padre
 
I ragazzi degli anni '70
 
 
”IRRIDUCIBILE PENTITO” - SAVASTA E LE BRIGATE ROSSE
Le confessioni di Antonio Savasta, dopo la 
cattura e la liberazione del generale Dozier il 28 gennaio 1982, sono il 
risultato non la causa di una sconfitta annunciata. Quello Stato che era stato 
presuntivamente colpito al cuore paradossalmente usciva più forte, più 
autoritario e repressivo, poteva anche torturare mettendo a tacere tutto 
l’antagonismo politico e sociale. Iniziano proprio così gli anni del “riflusso”. 
Perchè fu una slavina, che coinvolse anche chi non aveva condiviso le scelte 
avventuriste e militariste omicidiarie delle BR, come la sinistra di classe 
erede delle lotte del ‘68 e degli anni ‘70 o che si era opposto con tutta la 
durezza del non-riconoscimento nè politico nè sociale (il 
non riconoscere comunque il fenomeno armato “in nome del comunismo” nemmeno spia 
di un malessere sociale) come il PCI, relegato sulla difensiva. È dunque un nodo storico-politico 
molto importante, ancora da studiare con profondità analitica.