lavoro politico
 
sito web di documentazione e analisi storico-sociale e politica - editing Subaltern studies Italia - Studi subalterni in Italia - direttore: Ferdinando Dubla

 

 

 

 

La storia del movimento dei subalterni, organizzato e spontaneo, è nostro interesse di studio e ricerca, ma anche di passioni vissute, fondate su di “un'adesione organica in cui il sentimento-passione diventa comprensione e quindi sapere”. Alla ricerca delle tracce di ‘iniziativa autonoma’ per ‘lo storico integrale’ (Antonio Gramsci, Q.11 e Q.25).

Con il metodo dell’inchiesta sociale e la ricerca collettiva, la ‘conricerca’, con i soggetti stessi dell’indagine autori della propria storia fuori la mediazione delle classi dominanti e l’indispensabile aggiornamento sulla composizione di classe per la soggettività rivoluzionaria

 

 

Per una narrazione dei subalterni senza mediazione

 

#LavoroPolitico #subalternstudiesitalia

 

INCHIESTA SOCIALE

La ricerca storico-politica come inchiesta sociale: le ‘ali di piombo’ in Occidente. #SubalternstudiesItalia

 

 

 

 

PROLETARI “CON” RIVOLUZIONE - ‘ali’ di piombo in occidente

 

 

IL PADRE DI BARBARA

Barbara Balzerani, Lettera a mio padre

 

 

IL CIELO IN UNA GABBIA: il volo della Faranda

 

I ragazzi degli anni '70

 

L’ALTRA MARA (1.Intro)

 

 

La carezza di Savasta (poesie didascaliche)

 

 

 

 

”IRRIDUCIBILE PENTITO”  - SAVASTA E LE BRIGATE ROSSE

 

Le confessioni di Antonio Savasta, dopo la cattura e la liberazione del generale Dozier il 28 gennaio 1982, sono il risultato non la causa di una sconfitta annunciata. Quello Stato che era stato presuntivamente colpito al cuore paradossalmente usciva più forte, più autoritario e repressivo, poteva anche torturare mettendo a tacere tutto l’antagonismo politico e sociale. Iniziano proprio così gli anni del “riflusso”. Perchè fu una slavina, che coinvolse anche chi non aveva condiviso le scelte avventuriste e militariste omicidiarie delle BR, come la sinistra di classe erede delle lotte del ‘68 e degli anni ‘70 o che si era opposto con tutta la durezza del non-riconoscimento nè politico nè sociale (il non riconoscere comunque il fenomeno armato “in nome del comunismo” nemmeno spia di un malessere sociale) come il PCI, relegato sulla difensiva. È dunque un nodo storico-politico molto importante, ancora da studiare con profondità analitica.

 

 

 

 

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